Lavorare come psicologo nei consultori: formazione e requisiti

Per trovare lavoro come psicologo nei consultori familiari bisogna seguire un percorso di studi preciso e soddisfare alcuni requisiti: scopriamoli in questa guida.

lavorare come psicologo nei consultori

Se il tuo sogno è quello di lavorare come psicologo nelle strutture pubbliche, una delle migliori opzioni è quella di iscriverti ad un concorso pubblico per entrare nei consultori familiari.

Queste strutture, che nella maggior parte dei casi sono gestite dalle Regioni tramite le Asl territoriali, offrono sostegno e supporto a famiglie, coppie o singoli pazienti che stanno affrontando delle difficoltà ma non hanno le possibilità economiche per prenotare le prestazioni di cui hanno bisogno. Può trattarsi di problemi di sessualità, fertilità, accoglienza, integrazione e molto altro ancora.

Scopriamo quali sono i requisiti che deve avere uno psicologo per lavorare nei consultori, come diventare psicologo all’interno di queste strutture, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo ruolo.

Come trovare lavoro come psicologo in un consultorio

Per poter lavorare come psicologo nei consultori familiari è previsto il superamento di un concorso per psicologi.

Inoltre, per esercitare la professione di psicologo nei consultori, è essenziale possedere i seguenti requisiti:

  • laurea magistrale in psicologia (classe LM 51) oppure specialistica in psicologia (classe 58/S);
  • superare l’Esame di stato per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di psicologo;
  • iscriverti ala sezione A dell‘Albo degli psicologi della ta regione di residenza;
  • seguire un percorso di specializzazione di 4 anni in psicoterapia presso una Scuola di specializzazione universitaria oppure ottenere un diploma di Specializzazione in Psicoterapia.

Per poter lavorare in un consultorio pubblico, quindi, non basta la laurea in Psicologia, ma è necessario anche svolgere una specializzazione in psicoterapia. Esistono, comunque, dei consultori gestiti privatamente che potrebbero richiedere dei requisiti diversi per l’accesso come psicologo.

Lo psicologo, all’interno delle strutture pubbliche, può svolgere la sua professione come:

  • libero professionista con partita IVA;
  • lavoratore dipendente assunto con contratto determinato o indeterminato.

Competenze richieste per lavorare in consultorio

I consultori offrono dei servizi multi-professionali, cioè danno alle persone la possibilità di accedere a prestazioni gratuite a livello sanitario e non solo psicologico. Le competenze necessarie per lavorare in queste strutture cambiano in relazione al ruolo del professionista.

Uno psicologo, per esempio, dovrà essere in grado di affrontare problemi diversi: a partire dai problemi di coppia e genitorialità, fino ai problemi adolescenziali. Oltre all’ascolto attivo, al sostegno e al supporto dei pazienti, bisogna riuscire a dare informazioni e soluzioni alle situazioni che potrebbero verificarsi ogni giorno.

trovare lavoro come psicologo in un consultorio

Cosa sono i consultori e che ruolo svolgono

I consultori familiari sono delle strutture istituite dalle Asl territoriali e messe a disposizione dei cittadini su tutto il territorio nazionale. Queste strutture, in quanto pubbliche, rientrano nelle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.

Il loro compito è fornire assistenza e supporto alle persone che hanno bisogno di cure specifiche o visite specialistiche. All’interno di un consultorio, infatti, non lavorano solo gli psicologi di base, ma anche altri professionisti sanitari come ostetriche, ginecologi, medici, infermieri,ecc.

Nei consultori l‘accesso è libero anche senza la prenotazione: possono entrare tutti i cittadini, italiani o stranieri, compresi i clandestini che hanno bisogno di visite di controllo. Non hanno accesso ai consultori, invece, le persone che hanno compiuto 65 anni di età.

I consultori svolgono un’importante funzione di prevenzione, affidata a personale specializzato che si prende cura dei pazienti. Questa attività include il supporto alle donne che affrontano una gravidanza indesiderata, così come a quelle che desiderano avere figli ma stanno vivendo difficoltà legate alla fertilità. Inoltre, i consultori offrono forme di sostegno dedicate ai minori, agli orfani e a tutti i giovani che necessitano di aiuto.

Il ruolo dello psicologo nei consultori

La figura dello psicologo all’interno dei consultori è essenziale per poter fornire supporto alle donne, alle coppie, ma anche ai giovani e a tutte le persone che stanno affrontando un momento di disagio sociale o personale.

Lavorare come psicologo in un consultorio significa mettersi a disposizione dei più deboli, permettendo a tutti di seguire un percorso di terapia completamente gratuito con lo scopo di superare le difficoltà.

In queste strutture lo psicologo accoglie coppie alla ricerca di una gravidanza, oppure genitori che stanno affrontando un problema di fertilità; ma può occuparsi anche della realizzazione di corsi di educazione sessuale nelle scuole (in collaborazione con lo psicologo scolastico) oppure di percorsi di affidamento o adozione.

Nell’ambito dell’accoglienza, in un consultorio possono presentarsi delle persone provenienti da altri Paesi del mondo. In questo caso lo psicologo può aiutare l’integrazione nella società, nel rispetto delle regole della convivenza civile.

Infine, ci sono anche dei consultori per adolescenti, completamente dedicati al sostegno dei ragazzi per accompagnarli in un periodo molto particolare della loro vita, magari in assenza dei genitori o di precisi punti di riferimento.

Pro e contro del lavoro come psicologo nei consultori

Sono tanti i motivi che potrebbero spingere un professionista a lavorare come psicologo nei consultori. Il più rilevante è quello di mettersi al servizio delle persone più vulnerabili, offrendo supporto emotivo, psicologico e pratico. Il vero guadagno di uno psicologo in questo caso non è materiale, ma simbolico: aiutare i pazienti a superare le difficoltà e vederli ritrovare serenità.

Un altro elemento da considerare è che questo tipo di esperienza rappresenta un’importante opportunità di crescita professionale, grazie alla varietà di situazioni affrontate.

Il lavoro comporta anche sfide quotidiane, come affrontare problematiche legate a menopausa, gravidanze indesiderate, fertilità o disturbi alimentari.

Inoltre, uno svantaggio da considerare è quello legato al compenso economico, spesso ridotto rispetto ad altri ambiti professionali.

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