Come diventare Psicologo scolastico: requisiti e carriera

Psicologo scolastico in seduta con un ragazzo

Lo psicologo scolastico è una figura professionale che mira a favorire il benessere psicologico e sociale di alunni, professori, famiglie e istituzioni scolastiche. Presente sin dal passato, solo negli ultimi anni è tornato al centro del dibattito politico per trovare riconoscimento e tutele. Lo psicologo della scuola è un utile servizio per qualsiasi istituto di ogni ordine e grado: dalla scuola primaria sino agli istituti superiori.

Scopriamo in questa guida chi è e di cosa si occupa lo psicologo scolastico, come è nata questa figura e come è cambiata nel corso degli anni, come diventare psicologo della scuola e quanto si guadagna.

Psicologo scolastico: la definizione

Cosa fa uno psicologo della scuola? Secondo la definizione della National Association of School Psychologists (NASP), lo psicologo scolastico lavora a stretto contatto con insegnanti, genitori, personale scolastico e altri professionisti, in qualità di esperto del benessere psicologico, dell’apprendimento, del comportamento e delle relazioni sociali.

Il suo compito e obiettivo, quindi, è quello di creare un ambiente di supporto all’apprendimento degli studenti, all’insegnamento e al rafforzamento delle relazioni tra famiglie, istituzione scolastica e comunità.

Psicologia scolastica in Italia: la storia

Lo psicologo scolastico è una figura presente all’interno degli edifici scolastici sin dal passato (a partire dagli anni Settanta), ma solo nell’ultimo periodo ha assunto una centralità nella discussione politica. In quegli anni, si discuteva sulla possibile introduzione della figura dello psicopedagogista, i cui contorni poco chiari e definiti hanno ostacolato l’entrata in vigore dei provvedimenti.

A cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo Millennio, invece, sono stati presentati numerosi disegni di legge per istituire ufficialmente la figura dello psicologo negli edifici scolastici, senza però ottenere un riconoscimento effettivo.

La svolta è arrivata negli anni 2000, con il primo protocollo d’intesa tra la Società di Psicologia dell’Educazione e della Formazione, l’Associazione Italiana di Psicologia, l’Associazione Nazionale Presidi e il Ministero della Pubblica Istruzione. Grazie a questo accordo, le istituzioni si impegnavano a promuovere servizi di psicologia presso le scuole riconoscendo alla disciplina un ruolo nel miglioramento del sistema scolastico. Fu proprio in quel momento, per la prima volta, che si andarono a definire delle vere e proprie linee guida fissate da un’apposita commissione ministeriale (la commissione Rubini) e i relativi compiti assegnati ai professionisti.

Nel 2004, sulla scia di questi accordi ministeriali, l’Abruzzo è stata la prima Regione a introdurre la figura dello psicologo scolastico.

Normative intorno allo psicologo scolastico

La pandemia di Covid-19 ha sottolineato l’importanza di un supporto psicologico per studenti e insegnanti, soprattutto in conseguenza della crescente attenzione per la salute mentale. Da qui, la svolta: nel 2020 è stato siglato un protocollo tra Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi e il Ministero dell’Istruzione che definisce le “Linee di indirizzo per la promozione del benessere psicologico a scuola“.

A definire gli ambiti di intervento dello psicologo scolastico, invece, è stata la stessa definizione della NASP, ovvero:

  • supporto organizzativo all’Istituzione scolastica;
  • supporto al personale scolastico;
  • supporto alle studentesse e agli studenti;
  • supporto alle famiglie.

Mansioni di uno psicologo scolastico

Psicologo scolastico in seduta con due bambini

Di che cosa si occupa esattamente uno psicologo scolastico, cosa può e cosa non può fare? Ad oggi lo psicologo scolastico in Italia fornisce supporto non solo a studenti e insegnanti, ma anche all’intera istituzione scolastica e alle famiglie coinvolte. Il suo obiettivo è quello di favorire la creazione di un ambiente pacifico dove l’apprendimento, la crescita personale e la socialità sono i pilastri fondamentali.

Ciò che invece NON può fare uno psicologo scolastico è effettuare diagnosi, valutazione, somministrazione di test, psicoterapia. Inoltre, questa figura non può transitare presso il proprio studio privato studenti, docenti, personale e genitori legati all’Istituto presso cui opera, per tutta la durata del contratto.

Nello svolgimento della sua professione, lo psicologo della scuola è obbligato a richiedere e ottenere il consenso informato di tutti i soggetti che richiedano la sua consulenza e, nel caso di studenti minorenni, quello di entrambi i genitori

Metodologie

Lo psicologo può adottare diverse metodologie per approcciarsi al paziente e variare in base alla tipologia di persona che si trova di fronte e soprattutto in base all’età del soggetto:

  • di fronte agli allievi delle scuole primarie, generalmente, lo psicologo mira a prevenire precocemente i problemi che possono insorgere;
  • per i ragazzi delle scuole secondarie, invece, è opportuno agire nel campo delle problematiche legate all’adolescenza, l’orientamento scolastico, il comportamento e l’apprendimento delle discipline.

Una metodologia molto utilizzata in questo senso è il circle time, ovvero “tempo del cerchio”, che consiste nel disporre gli alunni di un’intera classe in modo circolare per mettersi in contatto con le emozioni e le sensazioni di chi si ha accanto. 

Lo psicologo che si pone come tramite tra famiglie e istituzioni scolastiche, invece, dovrà favorire il dialogo per la risoluzione delle eventuali problematiche o controversie.

Orientamento degli studenti

Un compito fondamentale dello psicologo scolastico riguarda l’orientamento dei ragazzi in merito a decisioni future, come per esempio la scelta delle scuole superiori da prendere in terza media. Spesso gli studenti tendono a prendere decisioni affrettate e senza riflettere sulle proprie passioni, inclinazioni e desideri: in questo senso la figura dello psicologo può fare la differenza.

Le metodologie per favorire l’orientamento dei ragazzi possono essere diverse: tra le più comuni ci sono i colloqui finalizzati alla conoscenza dell’allievo, nonché lo svolgimento di test di orientamento che possono dare maggiori informazioni prima di prendere la decisione finale.

Come avvicinare i ragazzi

Ci sono diversi modi con i quali lo psicologo scolastico può avvicinare i ragazzi: uno dei metodi più comuni è l’apertura di uno sportello di ascolto, ovvero un luogo dove il professionista offre sostegno psicologico non solo ai ragazzi ma anche ai docenti e ai genitori, al fine di sostenere in particolare gli allievi con difficoltà psicologiche, affetti da disturbi, disabilità, deficit dell’attenzione o aiutare gli studenti che vivono situazioni particolari all’interno e all’esterno dell’ambito scolastico. 

Una volta individuate le problematiche che sottendono i comportamenti dei ragazzi o dei genitori, è possibile intervenire affinché queste ultime non ostacolino l’apprendimento scolastico.

Come diventare psicologo scolastico

Psicologo scolastico mostra esercizi ad un bambino

Se hai intenzione di lavorare come psicologo all’interno degli istituti scolastici, devi conoscere il percorso formativo e professionale utile per intraprendere questa carriera. Le opportunità sono moltissime.

Il protocollo d’intesa tra Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi e Ministero dell’Istruzione non ha specificato alcun requisito essenziale per diventare psicologo scolastico, ma è essenziale comunque soddisfare almeno una delle seguenti condizioni:

  • iscrizione all’Ordine Professionale da almeno 3 anni;
  • possedere almeno un anno di esperienza in ambito scolastico;
  • seguire una formazione specifica presso istituzioni formative pubbliche o private accreditate, di durata non inferiore a un anno o almeno a 500 ore. 

Solitamente l’accesso alla professione è subordinato al superamento di appositi concorsi per psicologi, che possono richiedere requisiti di base quali master, specializzazioni o altri titoli equipollenti.

Iter formativo, specializzazione e master

Uno psicologo di base che intende approfondire le proprie conoscenze e competenze nell’ambito scolastico, avvicinandosi alla professione, può optare per numerose specializzazioni: tra le più note ci sono il corso di Laurea Magistrale in Psicologia Scolastica e di Comunità presso l’Università di Bologna, ma anche i corsi di Perfezionamento in Psicologia Scolastica (Bologna, Napoli, Padova) oppure in Psicologia scolastica e dei rapporti scuola-famiglia (Catania).

Per quanto riguarda i Master in psicologia scolastica, invece, l’offerta formativa comprende:

  • Psicologia Scolastica, a Torino;
  • Psicologia Scolastica e Psicopatologia dell’apprendimento, a Firenze;
  • Modelli e metodologie di intervento per BES, DSA e GIFTED CHILDREN, a Padova;
  • Psicologia scolastica, orientamento alla scelta e benessere organizzativo, a Roma;
  • Psicologia Scolastica e del Benessere, a Foggia;
  • Psicologia e Pedagogia Scolastica e dell’Inclusione, a Palermo.  

Requisiti per diventare psicologo scolastico

Ad ogni modo, non esistono requisiti specifici per diventare uno psicologo scolastico, ma sicuramente una formazione professionale accurata e il possesso di esperienza in ambito scolastico sono requisiti preferenziali nel momento dell’assunzione.

Il percorso inizia con il conseguimento di una Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche, seguito da un corso di Laurea Magistrale in Psicologia che sarà necessario per iscriverti alla sezione A dell’Albo degli Psicologi. A questo punto è consigliabile intraprendere un corso di specializzazione nell’ambito scolastico o alternativamente un Master di I o II livello.

Infine, puoi iniziare a lavorare come psicologo presso uno studio o una clinica privata per ottenere dell’esperienza che ti sarà sicuramente utile quando dovrai candidarti per posizioni future.

Quanto guadagna uno psicologo scolastico: lo stipendio

Molti studenti o professionisti che ambiscono alla professione potrebbero chiedersi quanto guadagna uno psicologo in Italia, e in particolare quanto guadagna uno psicologo scolastico. Ebbene, senza un riconoscimento ufficiale a livello nazionale e senza la definizione di un CCNL per il settore, appare complicato definire lo stipendio di questi professionisti.

Secondo alcuni dati, lo stipendio di uno psicologo scolastico è compreso tra i 10.500 euro annui nel settore privato e gli oltre 30mila euro annui nel settore pubblico.

Le sfide future

Nonostante la figura dello psicologo scolastico sia stata introdotta sin dagli anni Settanta presso gli istituti di formazione, non possiamo considerare concluso il riconoscimento di questa nuova figura professionale.

Le sfide future per quanto riguarda questa professione comprenderanno non solo il reperimento dei fondi necessari per l’introduzione degli psicologi all’interno delle scuole italiane, ma anche il riconoscimento di queste figure professionali attraverso la definizione di normative che regolino presenza e attività di questi professionisti.

Sono già state avanzate, invece, alcune proposte per l’introduzione di Servizi Territoriali di Psicologia Scolastica. In Piemonte, per esempio, sono stati già mossi i primi passi in questa direzione.


Fonti

  • Matteucci, M. C., & Farrell, P. T. (2019). School psychologists in the Italian education system: A mixed-methods study of a district in northern Italy. International Journal of School & Educational Psychology, 7(4), 240–252.
  • Ddl 22 maggio 2020, n. 1826 “Istituzione della figura professionale di psicologo scolastico”