Gli psicologi che svolgono la propria attività come liberi professionisti e sono titolari di partita Iva devono effettuare l’iscrizione all’Enpap, la cassa previdenziale e assistenziale a loro dedicata.
Scopriamo in questo articolo come funziona la cassa degli psicologi, come iscriversi all’Enpap, quali e quanti contributi versare e le scadenze da rispettare nel 2024.
Cassa psicologi: cos’è e qual è il suo ruolo?
L’Enpap, acronimo di Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi, è un ente previdenziale e assistenziale autonomo per i liberi professionisti che svolgono questa attività. Comunemente conosciuto come cassa per psicologi, l’Enpap offre una serie di servizi al cittadino come l’erogazione della pensione e la riscossione dei contributi previdenziali.
Tutti gli psicologi che svolgono questa professione con partita Iva e in modo autonomo sono tenuti a iscriversi all’Enpap e a conoscere lo statuto e le normative che lo regolano.
Tra i numerosi obblighi fiscali a cui sono sottoposti gli psicologi, inoltre, c’è il versamento dei contributi, secondo aliquote e importi diversi, per assicurarsi una pensione futura.
Modalità di iscrizione all’Enpap
L’iscrizione all’Enpap è obbligatoria per tutti i liberi professionisti che lavorano come psicologi e svolgono l’attività con regolarità, continuità e in modo autonomo, sono titolari di partita Iva e iscritti presso gli appositi Albi regionali. L’obbligo scatta nel momento in cui viene emessa la prima fattura da psicologo, ovvero quando si percepisce il primo compenso relativo allo svolgimento della propria attività.
Entro i 90 giorni successivi dall’emissione della prima fattura, quindi, lo psicologo deve necessariamente iscriversi all’Enpap per non incorrere in una sanzione amministrativa variabile da 20 euro a 100 euro in base ai giorni di ritardo.
Per effettuare l’iscrizione all’Enpap basta visitare il sito web della cassa per psicologi e inserire i dati richiesti nell’apposita sezione: occorre indicare, tra gli altri dati, anche l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (Pec) e il numero di partita Iva.
Cassa degli psicologi: quali prestazioni eroga?
L’Enpap si occupa di diversi aspetti di carattere previdenziale e assistenziale per gli psicologi e comprende diverse prestazioni sociali e professionali che possono tornare utili a un lavoratore nel corso della propria carriera e in particolari momenti della propria vita (nei casi di malattia, infortunio, disabilità, maternità ecc).
Le prestazioni erogate dall’Enpap includono:
- indennità di malattia o infortunio, nei casi in cui vi sia un impedimento nello svolgimento della propria professione;
- indennità di maternità, che spetta alle psicologhe prima e dopo il parto, dopo un’adozione o in seguito a un’interruzione di gravidanza;
- contributo di paternità, che spetta agli psicologi dopo la nascita di un figlio;
- assistenza sanitaria integrativa.
La cassa degli psicologi prevede anche l’erogazione di contributi a sostegno degli iscritti che si trovano in situazione di difficoltà in seguito a calamità naturali o sospensione del lavoro. Infine, sono previsti aiuti a sostegno di mutui, eventuali borse di studio e borse lavoro.
Per ottenere un supporto aggiuntivo è possibile sottoscrivere una copertura assicurativa integrativa con Emapi – Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani. Per godere di una tutela dalle responsabilità civili e professionali (che copra i rischi verso terzi), invece, è necessario sottoscrivere una assicurazione di assistenza mutua psicologi.
Tipologie di pensione
Oltre alle prestazioni sin qui descritte, l’Enpap si occupa anche del pagamento della pensione agli psicologi, che può essere di tipologie diverse.
TipologiaRequisitiPensione di vecchiaiaAlmeno 65 anni di età e 5 anni di contributi versatiPensione di inabilitàLa patologia deve essere certificata da una commissione medica interna e devono risultare almeno 5 anni di contributi versatiPensione di invaliditàRiduzione della capacità lavorativa pari al 66% e almeno 5 anni di contributi versatiPensione ai superstitiEstesa ai familiari del deceduto (coniugi, figli, genitori, fratelli e sorelle). Può essere di reversibilità o indiretta.
Come funzionano i contributi Enpap?
Gli psicologi che sono iscritti all’Enpap devono versare periodicamente dei contributi per assicurarsi una pensione futura o un sostegno in caso di necessaria assistenza.
In relazione alle diverse tipologie di contributi, la cassa per psicologi prevede una percentuale specifica:
per il contributo soggettivo corrisponde al 10% del reddito netto con un minimo di 856 euro. Per ottenere una pensione futura più elevata è possibile aumentare la percentuale di due punti percentuali (12%, 14%, 16% ecc.) fino all’aliquota massima del 30% (questo contributo è interamente deducibile ai fini fiscali).
per il contributo integrativo corrisponde al 2% del reddito lordo con un minimo di 66 euro per coprire eventuali prestazioni o indennizzi;
per il contributo di maternità corrisponde a una quota fissa per finanziare l’indennità di maternità.
Chi beneficia delle riduzioni del Contributo Soggettivo Minimo?
In alcuni casi, e previa soddisfazione di alcuni requisiti, è possibile ottenere una riduzione percentuale del contributo soggettivo: scopriamo i beneficiari delle riduzioni, le aliquote e gli importi nella seguente tabella.
Riduzione del contributoImporto ridottoBeneficiari della riduzione50% del contributo soggettivo minimo428 euro- chi ha svolto qualsiasi attività di lavoro dipendente, anche part-time, in concomitanza con l’attività libero professionale;
- ultra cinquantasettenni pensionati di altro ente di previdenza obbligatoria;
- titolari di pensione erogata dall’ENPAP;
- chi si è trovato in condizione d’inattività professionale per inabilità dovuta a malattia per almeno sei mesi nel corso dell’anno.un terzo del contributo soggettivo minimo286 euroIscritti all’ENPAP da meno di 3 anniun quinto del contributo soggettivo minimo172 euroReddito netto professionale inferiore a 1.712,00 euro
Quanti contributi Enpap si pagano all’anno?
Per calcolare gli importi dei contributi Enpap dovuti per ciascun anno di riferimento occorre considerare il reddito conseguito dal professionista e la percentuale da applicare al reddito.
Di seguito abbiamo riassunto gli importi aggiornati al 2024 per ciascuna fascia di reddito.
Reddito netto | Iscritti senza riduzioni | Iscritti con riduzione 50% | Iscritti da meno di 3 anni | Iscritti con reddito inferiore a 1.712,00 euro |
---|---|---|---|---|
Fino a 2.860,00 | euro 856,00 | euro 428,00 | euro 286,00 | euro 172,00 |
da 2.860,01 euro a 4.280,00 euro | euro 856,00 | euro 428,00 | euro10% del reddito netto | euro 172,00 |
da 4.280,01 euro a 8.560,00 euro | euro 856,00 | euro10% del reddito netto | euro10% del reddito netto | euro 172,00 |
oltre euro 8.560,00 | euro10% del reddito netto | euro10% del reddito netto | euro10% del reddito netto | euro 172,00 |
Scadenza del contributo Enpap 2024
Le scadenze per il versamento dei contributi Enpap 2024 sono due:
- 1° marzo, versamento dell’acconto;
- 1° ottobre, presentazione della comunicazione reddituale e versamento del saldo.
Esistono diversi canali per l’effettuazione dei pagamenti:
- tramie PagoPA, solo per i contributi relativi all’anno corrente;
- tramite modello F24, per effettuare i versamenti in più soluzioni, suddividendoli a seconda della causale;
- con bonifico bancario;
- online nella propria Area Riservata ENPAP.
Quali sono gli obblighi di compilazione e le sanzioni?
Il mancato versamento dei contributi Enpap entro le scadenze fissate dalla cassa per psicologi comporta l’applicazione di sanzioni amministrative.
Il ritardo nel pagamento, come spiega il regolamento della cassa previdenziale, comporta l’applicazione di interessi di mora nella misura dello 0,60% per ogni mese o frazione di mese, con decorrenza dal giorno successivo all’ultimo utile per il previsto pagamento e fino a quello dell’effettivo versamento.
Superati i 90 giorni di ritardo nel pagamento, viene applicata una ulteriore sanzione pari al 15% annuo del capitale non pagato tempestivamente.