Come addebitare il contributo ENPAP in fattura

Contributo ENPAP in fattura

Gli psicologi che lavorano come liberi professionisti con partita Iva devono emettere una fattura ogni volta che erogano una prestazione ai propri pazienti: all’interno del documento va inserito anche il contributo integrativo Enpap, che risulta a carico del cliente. Le modalità di inserimento e di calcolo di tale contributo possono variare in funzione del regime fiscale a cui aderisce il professionista (ordinario o forfettario).

In questa breve guida cerchiamo di capire come inserire il contributo Enpap nella fattura di uno psicologo: come si calcola, cosa cambia tra regime forfettario e ordinario, e quali sono i contributi a carico del professionista.

Come inserire il contributo Enpap in fattura

L’introduzione della fattura elettronica per psicologi – obbligatoria per tutti a partire dal 1° gennaio – ha sollevato alcuni dubbi in merito all’applicazione e all’inserimento del contributo integrativo Enpap che è a carico del cliente. Tale contributo, pari al 2%, si calcola sul compenso totale della fattura, con l’eventuale aggiunta dell’IVA per gli psicologi che operano nel regime ordinario.

Il contributo integrativo – di importo minimo pari a 66 euro – non rientra nel calcolo della tua pensione, ma serve a ENPAP per mantenere le sue attività. Il calcolo si effettua con modalità diverse a seconda del regime fiscale di appartenenza.

In linea generale, comunque, si possono scegliere due modalità per il calcolo del contributo da inserire nella fattura di uno psicologo:

  1. la modalità “classica”, che aggiunge il contributo al costo della prestazione inserito (tariffa). Per esempio su una tariffa di 60 euro il contributo ENPAP sarà pari a 1,20 euro (2% di 60 euro) e sarà aggiunto alla tariffa, avendo quindi un totale in fattura di 61,20 euro;
  2. la cosiddetta “cifra tonda”, ossia lo scorporo, inserendo il costo della prestazione già comprensivo di ENPAP. Riprendendo l’esempio precedente, su una tariffa di 60 euro il sistema riduce il costo della prestazione a 58,82 euro, poiché il 2% di tale importo corrisponde a 1,18 euro che, sommato a 58,52 euro, restituisce un totale di 60 euro.

Con la piattaforma di fatturazione elettronica Gesto i professionisti hanno a disposizione una modalità di inserimento e calcolo automatico del contributo integrativo in fattura per semplificare le procedure burocratiche. In questo modo non dovrai fare altro che impostare la modalità di inserimento del contributo preferita e inserire la tariffa relativa alla prestazione erogata: a tutto il resto ci pensa il sistema.

Contributo Enpap nel regime forfettario

Per calcolare il contributo Enpap nel regime forfettario è necessario prendere in considerazione il compenso totale dello psicologo e calcolare il 2% di tale valore. A questo punto basta aggiungere il risultato al compenso per ottenere il totale della fattura da pagare.

Per fare un esempio, consideriamo i seguenti dati:

  • compenso totale pari a 100 euro;
  • contributo integrativo pari al 2% di 100 euro, ovvero 2 euro;
  • totale fattura sarà 100 euro + 2 euro = 102 euro.

Contributo Enpap nel regime ordinario

Per calcolare il contributo Enpap nel regime ordinario, invece, bisogna considerare anche l’applicazione dell’IVA al 22% per le prestazioni erogate. Il calcolo da effettuare, quindi, sarà lo stesso descritto per il regime forfettario ma con l’aggiunta dell’IVA.

Riprendendo l’esempio precedente, quindi:

  • compenso totale pari a 100 euro;
  • IVA del 22%, quindi 22 euro;
  • contributo integrativo pari al 2% di 100 euro, ovvero 2 euro;
  • totale fattura sarà 100 euro + 22 euro + 2 euro = 124 euro.

Enpap sia per fattura sanitaria che fattura elettronica?

Il contributo Enpap si può inserire sia nella fattura sanitaria per psicologi sia in quella non sanitaria, a prescindere dal fatto che si tratti di fattura elettronica o cartacea. Si può inserire il contributo anche sulla fattura al Tribunale.

Da non dimenticare l’applicazione della marca da bollo, ove prevista, al superamento della soglia minima di 77,47 euro.

Altri contributi da versare a Enpap

Gli psicologi devono versare all’Enpap tre diverse tipologie di contributi, che non riguardano solo quello integrativo pari al 2% da inserire nella fattura in base al proprio regime fiscale (a carico del cliente). Esistono anche altre due tipologie di contributi che sono a carico del professionista, ovvero quello soggettivo e quello di maternità.

Si devono considerare quindi:

  • il contributo soggettivo, che corrisponde al 10% del tuo reddito netto, cioè i tuoi guadagni meno le spese che hai sostenuto, con un importo minimo di 856 euro e viene versato per la tua pensione. Quindi se il 10% del tuo imponibile è inferiore a questo importo, dovrai comunque versare 856 euro;
  • il contributo di maternità, con un importo determinato ogni anno da ENPAP che per il 2023 corrispondeva a 130 euro e deve essere pagato da tutti gli iscritti.

Metodi di pagamento e scadenze

Per effettuare il versamento del contributo soggettivo e di quello di maternità si possono sfruttare diverse modalità:

  • sfruttando il portale PagoPA;
  • utilizzando il modello F24 (anche in più soluzioni);
  • effettuando un bonifico bancario (la causale è unica ed è composta dal tuo codice fiscale, seguito dalla lettera R e l’anno di riferimento);
  • con carta di credito ENPAP (è sufficiente inserire l’importo da versare, selezionare la causale e seguire la procedura).

Le scadenze per il pagamento dei contributi Enpap sono due:

  • 1° marzo, versamento dell’acconto pari al 70% dei contributi soggettivo e integrativo dovuti nell’anno precedente;
  • 1° ottobre, presentazione della comunicazione reddituale e versamento del saldo.

Riduzione del contributo soggettivo: quando è possibile

A parità di alcune condizioni, gli psicologi possono richiedere e ottenere la riduzione del contributo soggettivo.

Importo del contributo soggettivo Riduzione (in %)Quando è possibile
428 euro50% del contributo soggettivo minimo– nel corso dell’anno hanno svolto qualsiasi attività di lavoro dipendente, anche part-time, in concomitanza con l’attività libero professionale;
– sono ultra cinquantasettenni pensionati di altro ente di previdenza obbligatoria;
sono titolari di pensione erogata dall’ENPAP;
– si sono trovati per almeno sei mesi nel corso dell’anno in condizione d’inattività professionale per inabilità dovuta a malattia.
286 euro un terzo del contributo soggettivo minimoPer gli iscritti all’ENPAP complessivamente da meno di 3 anni
172 euroun quinto del contributo soggettivo minimoHanno conseguito nel corso dell’anno un reddito netto professionale inferiore a 1.712 euro.