Con l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica per prestazioni non sanitarie anche ai forfettari, si sono rese necessarie delle modifiche alla procedura di conferimento della delega per i servizi di fatturazione elettronica. L’Agenzia delle Entrate, infatti, consente ai contribuenti di scegliere fino a quattro intermediari per la gestione della fatturazione dei professionisti.
La delega si può conferire solitamente tramite la comunicazione delle dichiarazioni IVA, ma considerando che i forfettari non sono tenuti a presentare questa dichiarazione, ad oggi le regole sono cambiate.
Scopriamo come funziona la delega per la fatturazione elettronica e come attivarla in pochi minuti.
Delega per fatturazione elettronica: come funziona?
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 17 ottobre 2023, ha modificato il procedimento di conferimento della delega per i servizi di fatturazione elettronica per i forfettari. Le modifiche si sono rese necessarie nel momento in cui questo strumento di fatturazione è stato esteso anche ai contribuenti che aderiscono al regime forfettario.
In altre parole, il professionista può decidere di conferire una delega a un intermediario per le gestione della fatturazione elettronica, sollevandosi da determinati obblighi e semplificando il proprio lavoro. Gli intermediari specializzati a cui conferire la delega sono commercialisti, CAF e patronati.
I servizi che si possono delegare sono i seguenti:
- consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei duplicati;
- consultazione dei dati rilevanti ai fini IVA;
- registrazione dell’indirizzo telematico;
- fatturazione elettronica e conservazione dei documenti;
- accreditamento e censimento dispositivi.
Bisogna sottolineare che per ciascun servizio è possibile delegare un massimo di quattro intermediari, mentre ogni delega ha una durata pari a due anni.
Vantaggi della delega e perché farla
Il conferimento della delega dei servizi a degli intermediari autorizzati permette al titolare di partita IVA di dedicarsi solo ed esclusivamente alla propria attività. In questo modo, quindi, il professionista potrà alleggerire il proprio carico di lavoro e semplificare le procedure burocratiche. Ad occuparsi della fiscalità della propria attività sarà invece un intermediario specializzato nel settore (per esempio il commercialista).
Alcuni servizi possono essere delegati solo a professionisti specializzati, mentre per altre tipologie di servizi si possono delegare anche soggetti terzi, ma fidati.
Ricordiamo, infine, che dal 1° gennaio 2024 la fatturazione elettronica per prestazioni non sanitarie è diventata obbligatoria anche per i contribuenti forfettari. I professionisti della salute mentale possono adottare un gestionale per psicologi come Gesto, in grado di semplificare le procedure di compilazione, trasmissione e conservazione dei documenti.
Come delegare un intermediario
Il modulo di delega dei servizi di fatturazione elettronica si compone di tre parti.
Prima sezione | In quest’area vanno inseriti i dati di colui che delega, del delegato e dei servizi che si ha intenzione di delegare (oppure revocare dalla delega). |
Seconda sezione | In questa parte vanno inseriti gli eventuali dati della procura speciale. La procura speciale identifica il soggetto che viene incaricato di presentare il modulo di delega all’Agenzia delle Entrate. |
Terza sezione | Questa parte va compilata solo qualora la procura speciale venga affidata a persone che non rientrino tra le seguenti categorie: coniuge, parenti entro il 4° grado o dipendenti di società. |
In base alla normativa vigente, il contribuente forfettario (o ordinario) che intende conferire una delega a un intermediario deve indicare i dati di riscontro all’interno della dichiarazione dei redditi dell’anno solare precedente all’interno della comunicazione telematica da inviare all’Agenzia delle Entrate. Ci sono diversi importi che devono essere comunicati correttamente, con un margine di errore di appena 5 euro.
A questo punto bisogna specificare per quali servizi di fatturazione elettronica si intende attivare la delega (consultazione, registrazione, accreditamento, ecc).
Chi sottoscrive la richiesta di delega, inoltre, deve allegare anche un documento di identità a scelta tra carta di identità, patente, passaporto o un altro documento valido.
Una volta completato il procedimento ed effettuati i dovuti controlli, l’Agenzia delle Entrate comunica l’attivazione della delega al contribuente per via telematica, salvo eventuali errori.
Delega elettronica via PEC
Un’altra modalità utile per l’attivazione della delega a un intermediario riguarda la compilazione e l’invio di un apposito modulo da parte del titolare della partita IVA (in base a quanto stabilito dall’articolo 63 del d.P.R. n. 600 del 1973, n. 600). Questo sistema è utile nel momento in cui non risulta presentata alcuna dichiarazione dei redditi.
La trasmissione dell modulo si può effettuare tramite diversi canali:
- mediante invio di una PEC all’indirizzo delegafatturazioneelettronica@pec.agenziaentrate.it allegando le copie dei documenti di identità dei sottoscrittori delle deleghe;
- dal portale “Fatture e corrispettivi”;
- personalmente presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.
Oltre al documento di identità, il richiedente dovrà allegare alla richiesta anche:
- la copia della delega cartacea;
- la copia del documento di identità del delegante;
- una dichiarazione sostitutiva resa ai sensi dell’articolo 47 del d.P.R. n. 445 del 2000.
Delega fatturazione elettronica senza dichiarazione IVA
In base alla normativa attuale, in assenza delle dichiarazioni IVA, il conferimento della delega può avvenire anche con la verifica della dichiarazione dei redditi. I contribuenti che operano nel regime forfettario, quindi, possono richiedere al delega utilizzando il sistema Entratel e aggiungendo alla richiesta degli specifici “elementi di riscontro”.
Il soggetto delegato, quindi, deve fare riferimento ad alcuni dati:
- l’importo del reddito lordo complessivo e l’importo corrispondente al reddito soggetto a imposta sostitutiva, indicati nel quadro LM;
- l’importo corrispondente al reddito complessivo nel quadro RN.
Anche in questo caso, colui che effettua la richiesta di delega deve presentare unitamente anche un documento di identità (carta di identità, passaporto, patente o un altro documento valido).