Fattura elettronica a privato senza partita IVA

Scopriamo quali sono le voci da inserire in una fattura elettronica verso un privato senza partita IVA. L'emissione della fattura è obbligatoria?

fattura elettronica a privato

Dal 1° gennaio 2019 è entrato in vigore l’obbligo di emissione della fattura elettronica anche verso il cliente privato (persona fisica) che non possiede la partita IVA. La norma, inserita nella Legge di Bilancio del 2018, riguardava inizialmente solo i professionisti che operavano nel regime ordinario. Dal 1° gennaio 2024, invece, l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso anche ai forfettari.

Per quanto riguarda gli psicologi, l’obbligo di fatturazione elettronica è valido solamente per le prestazioni non sanitarie. Il decreto Milleproroghe 2025, infatti, ha rinviato al 31 marzo 2025 l’obbligo di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie (per approfondire la questione e sapere quali sono le principali prestazioni non sanitarie, leggi il nostro articolo sulla fatturazione elettronica per psicologi).

L’Agenzia delle Entrate ha fornito diverse indicazioni per la compilazione della fattura elettronica verso clienti privati, specificando quattro diversi casi possibili: persona fisica senza codice destinatario né PEC, cliente con PEC, persona fisica con codice SDI, e cliente privato estero.

Scopriamo in questo articolo come compilare ed emettere una fattura elettronica ad un privato senza la partita IVA per una prestazione non sanitaria e quali sono le regole per emettere documenti fiscali senza codice univoco o PEC.

Fattura elettronica a un privato: quali voci inserire

Una persona fisica potrebbe non possedere la partita IVA, il codice destinatario e la PEC. In questi casi, quindi, si utilizzano dei codici identificativi per compilare correttamente la fattura elettronica.

Campi fattura elettronica privatoCodice da inserire
Codice Destinatario“0000000” per clienti privati italiani,
“XXXXXXX” per clienti privati esteri.
IDFiscaleIVAnon compilare questo campo. Inserisci solo il codice fiscale del soggetto privato senza partita IVA.
PECdestinatarionon inserire alcun dato, salvo che il soggetto privato sia in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata.

All’interno della fattura di uno psicologo vengono generalmente inseriti i seguenti campi:

  • la data di emissione e numero progressivo;
  • i dati identificativi dello psicologo: cognome e nome, residenza e domicilio, partita IVA (obbligatoria) e codice fiscale;
  • i dati identificativi del cliente: cognome e nome, residenza, codice fiscale;
  • la natura delle prestazioni erogate (ad esempio “sostegno psicologico”);
  • l’ammontare della base imponibile;
  • il contributo ENPAP, pari al 2% dell’ammontare della prestazione;
  • il metodo di pagamento.

Se il destinatario della fattura è una persona fisica, ovvero un cliente privato senza partita IVA, come bisogna compilare la fattura? Ci sono quattro diversi casi possibili che analizzeremo nei paragrafi seguenti.

fattura elettronica a privato senza partita IVA

Privato senza codice destinatario né PEC

Una persona fisica, a differenza di una partita IVA, non è obbligata ad avere un codice destinatario e una PEC. Nel momento in cui dobbiamo emettere una fattura ne suoi confronti, quindi, come possiamo compilare quei campi?

Al posto del codice destinatario possiamo inserire il codice convenzionale “0000000” (sette zeri), mentre anziché inserire il numero della partita IVA andremo a specificare il codice fiscale del privato.

Considerando che il campo “PEC destinatario” verrà lasciato vuoto, il professionista è tenuto a consegnare una copia cartacea o digitale della fattura al cliente. Quest’ultimo, inoltre, potrà visualizzare il documento all’interno della propria area riservata sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

Privato senza codice destinatario ma con PEC

In un numero di casi più frequenti, può accadere che il cliente privato non possieda un codice destinatario ma abbia una casella PEC attiva. Il professionista, quindi, potrà compilare il campo “PEC destinatario” con l’indirizzo del cliente, in modo da recapitare la fattura in modo automatico.

Qualora non fosse possibile recapitare il documento alla casella PEC del destinatario, è comunque possibile consultare il documento nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa si può fornire al cliente una copia cartacea o digitale del documento.

Per concludere, nel campo codice destinatario bisogna inserire il codice convenzionale “0000000” e al posto della partita IVA inserire il codice fiscale del cliente privato.

Privato con codice destinatario

Sono più rari, ma possibili, i casi in cui il cliente privato possieda un codice destinatario. In queste situazioni, il professionista dovrà inserirlo nel campo codice destinatario e poi inserire il codice fiscale del cliente al posto del numero di partita IVA.

La PEC sarà quindi facoltativa, considerando che il sistema prenderà come riferimento il codice SDI per la trasmissione della fattura al cliente. Il documento si potrà sempre visualizzare nell’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Fattura e privato estero

L’ultimo caso possibile riguarda l’emissione di una fattura elettronica verso l’estero. Nel caso di un cliente privato, non residente sul territorio italiano, che non possiede la partita IVA né il codice destinatario, occorre inserire in fattura i seguenti dati:

  • nello spazio relativo al codice destinatario dobbiamo inserire il codice convenzionale “XXXXXXX” (sette X);
  • nel campo “Codice Fiscale” dobbiamo inserire il codice fiscale del destinatario (se lo possiede);
  • non è necessario specificare il numero di partita IVA (perché il cliente non la possiede).

Il sistema di fatturazione, però, non è in grado di trasmettere la fattura verso l’estero perché questo obbligo è attualmente in vigore solo in Italia. Perciò, il professionista dovrà fornire una copia della fattura al cliente in versione cartacea o digitale.

I professionisti della salute mentale possono semplificare la compilazione, l’invio e la trasmissione dei documenti verso persone fisiche utilizzando un software gestionale per psicologi come Gesto. In pochi secondi, e tramite una procedura guidata, è possibile concludere l’operazione.

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