La fattura sanitaria è uno dei casi più diffusi di fatturazione per gli psicologi che erogano prestazioni sanitarie ai propri pazienti, per esempio un sostegno psicologico o una psicoterapia. Questa tipologia di fattura presenta caratteristiche diverse a seconda del regime fiscale scelto dal professionista (forfettario o semplificato) e della tipologia di cliente che si trova davanti (persona fisica o giuridica).
Scopriamo le caratteristiche della fattura sanitaria per psicologi, come compilarla, quando utilizzarla e le differenze tra regime forfettario e regime ordinario.
Cos’è la fattura sanitaria?
La fattura sanitaria è un documento obbligatorio che il terapeuta deve emettere nel caso in cui vengano erogate prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione ai pazienti. Considerando che la maggior parte delle prestazioni erogate da uno psicologo rientrano in questa categoria, conoscere la normativa e le caratteristiche di una fattura sanitaria è fondamentale.
In linea generale, la fattura sanitaria segue le stesse regole previste per una fattura ordinaria (compresa la fattura a un minore), ma deve essere emessa in forma cartacea o digitale nel rispetto delle normative vigenti.
La prestazione sanitaria, al pari di qualsiasi altra prestazione erogata dal professionista verso persone fisiche, è soggetta a fatturazione e deve essere trasmessa al Sistema di Tessera Sanitaria (Sistema TS): per semplificare la procedura è possibile utilizzare la piattaforma Gesto.
Cosa cambia dalla fattura elettronica?
Come previsto dalla legge, per l’erogazione di prestazioni sanitarie non è necessario l’utilizzo della fatturazione elettronica, così come quest’ultima è vietata per l’erogazione di prestazioni alle persone fisiche.
L’obbligo di fatturazione elettronica per psicologi, in vigore per tutti i liberi professionisti dal 1° gennaio 2024, si applica per l’erogazione di prestazioni non sanitarie e verso persone giuridiche. L’emissione della fattura, può avvenire anche senza codice univoco o Pec, secondo precise regole.
Quando uno psicologo deve mandare fattura sanitaria?
La fattura sanitaria, come abbiamo accennato, è indispensabile nella maggior parte delle prestazioni erogate dallo psicologo.
Riportiamo di seguito alcuni esempi di prestazioni sanitarie che richiedono l’emissione della fattura sanitaria:
- per le sedute di psicoterapia individuale, di coppia, di famiglia o di gruppo;
- per i colloqui psicologici volti alla ricerca di spiegazioni per determinati problemi (difficoltà di apprendimento, problemi nel rapporto genitori-figli o insegnanti-allievi, ecc.) o psicopatologie;
- per le consultazioni psicologiche su problemi presenti nell’individuo, nella coppia o in famiglia;
- per le certificazioni a tutela della salute e dell’integrità psicologica del paziente;
- per la somministrazione di test psicoattitudinali.
Ricordiamo che le prestazioni sanitarie sono esenti anche dall’applicazione e pagamento dell’IVA.
Come compilare una fattura sanitaria?
La compilazione di una fattura sanitaria dipende dal regime fiscale adottato dal professionista: in linea generale, i campi da inserire sono i medesimi previsti per una norma fattura di uno psicologo.
Il libero professionista che ha erogato prestazioni sanitarie a un cliente, operante in qualsiasi regime fiscale, dovrà inserire nella fattura le seguenti informazioni:
- data di emissione e numero in ordine progressivo;
- dati identificativi dello psicologo, cioè cognome e nome, residenza e domicilio (quello denunciato all’Ufficio IVA), partita IVA (obbligatoria) e codice fiscale;
- dati identificativi del cliente/paziente, cioè cognome e nome, residenza, codice fiscale;
- natura delle prestazioni formanti oggetto dell’operazione;
- ammontare e dati necessari per la determinazione della base imponibile;
- contributo ENPAP, pari al 2% dell’ammontare della prestazione;
- metodo di pagamento della fattura;
- dicitura “Operazione senza applicazione dell’IVA, effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, l. n. 190 del 2014 così come modificato dalla l. n. 208 del 2015 e dalla l. n. 145 del 2018”.
Non bisogna dimenticare che, se la fattura presenta un importo superiore a 77,47 euro, è necessario apporre la marca da bollo da 2 euro.
Esempio di fattura sanitaria [TEMPLATE]
Cosa cambia tra psicologi in regime forfettario o semplificato?
La principale differenze tra l’emissione delle fatture in regime forfettario e semplificato riguarda gli elementi da inserire all’interno del documento fiscale.
Nel caso del regime semplificato, per le sole fatture sanitarie, andrà indicata anche la dicitura “Esente IVA ai sensi dell’art. 10 n. 18 del D.P.R. 633/72” e andrà aggiunta la voce relativa alla ritenuta d’acconto, che è pari al 20% dell’imponibile della prestazione.
I due regimi prevedono poi tassazioni diverse per i compensi percepiti:
- nel regime forfettario è prevista l’applicazione di un’imposta sostitutiva unica al 15%, che scende al 5% per i primi anni di attività;
- nel regime semplificato le aliquote (dal 23% al 43%) si applicano in base al reddito.
Come funziona il pagamento per le prestazioni sanitarie?
Il pagamento delle prestazioni sanitarie erogate da uno psicologo può avvenire secondo diverse modalità: il paziente può saldare la fattura in contanti oppure con metodi tracciabili (carta di credito o debito, bonifico, assegno o altri strumenti digitali).
A partire dal 2020, però, si possono essere portate in detrazione solo le spese sanitarie sostenute con strumenti di pagamento tracciabili. Fanno eccezione le spese sostenute in contanti per l’acquisto di medicine, dispositivi medici, prestazioni sanitarie (all’interno di strutture pubbliche e private accreditate al Ssn), per le quali basterà inserire lo scontrino parlante oppure la fattura di riferimento.
Come funziona la detrazione delle prestazioni sanitarie?
Sulle spese mediche sostenute nell’anno di imposta precedente a quello della dichiarazione è possibile recuperare il 19% sull’importo che supera la franchigia di 129,11 euro: ma che cosa significa? Per l’importo eccedente tale soglia, è possibile ottenere un rimborso nella dichiarazione dei redditi. Le prestazioni rese da psicologi e psicoterapeuti sono detraibili anche senza prescrizione medica.
A tal fine, si può procedere alla compilazione del modello 730/2024 per la detrazione Irpef, tenendo conto che l’importo totale non deve superare il valore minimo di 129,11 euro. Nel quadro E, alle righe E1 ed E2, andranno inserite le somme relative alle spese sostenute.