Psicologo, a chi intestare la fattura in caso di minore?

Fattura psicologo ai minori

È valida la fattura di uno psicologo intestata a un minore o minorenne? Questo è un dubbio frequente per tutti i liberi professionisti che erogano prestazioni e servizi ai ragazzi con meno di 18 anni, che non sono in grado di saldare il pagamento. Ci sono poi delle regole precise da rispettare nel caso di spese mediche sostenute per i figli a carico.

La normativa italiana prevede diverse possibilità: scopriamo le regole e quando è possibile emettere una fattura a un minore.

Intestare la fattura al genitore o al minore?

Solitamente la fattura di uno psicologo o di qualsiasi altro professionista viene emessa nei confronti della persona che ha fruito del servizio (o che ha acquistato il bene in oggetto), a prescindere dal fatto che sia anche la persona che effettua il pagamento. Le regole per l’emissione del documento fiscale sono definite dal regime fiscale di appartenenza: in alcuni casi è prevista l’applicazione della marca da bollo, e in altri la ritenuta d’acconto.

Ma che cosa succede nel momento in cui il fruitore del sevizio è un minorenne? La fattura va intestata al genitore o al figlio? Il dubbio insorge frequentemente, ma la risposta è molto semplice.

Lo psicologo può intestare la fattura al figlio/minore?

La convinzione comune è quella che il minorenne non possa compiere atti giuridici, ma in realtà ci sono moltissimi esempi che rivelano il contrario: pensiamo, ad esempio, a un bambino che va a comprar una bibita, ad acquistare un videogioco oppure a tagliare i capelli. In tutte queste occasioni non incontra alcuna difficoltà o ostacolo.

Allo stesso modo, anche una seduta di terapia può rientrare tra gli esempi proposti: la fattura di uno psicologo, infatti, si può intestare a un minore considerando che è dotato di personalità giuridica, anche se non è il soggetto che effettua il pagamento. Tutto questo a prescindere dal fatto che si tratti di una fattura elettronica o di una fattura sanitaria.

Qual è l’opzione più conveniente e veloce per lo psicologo?

La legge italiana consente l’emissione di fattura a un minorenne, che quindi può legalmente essere il destinatario di una prestazione, ma al contempo prevede due possibilità diverse per il professionista:

  1. intestazione della fattura al minore, anche se la spesa è sostenuta dal genitore;
  2. intestazione della fattura al genitore, che sostiene la spesa effettiva. In questo caso, però, nel corpo della fattura si deve scrivere che le prestazioni sanitarie sono state erogate nei confronti del figlio, indicando il relativo codice fiscale.

La scelta più veloce, dunque, è intestare la fattura direttamente al figlio anche se minorenne: eventuali problematiche possono insorgere nel momento in cui si intende richiedere la detrazione fiscale.

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Fatture per spese mediche dello psicologo per figli a carico

Il dubbio sull’intestazione della fattura di uno psicologo a un minorenne oppure al genitore insorge soprattutto quando si tratta di spese mediche sostenute per i figli a carico, da inserire nella dichiarazione dei redditi per ottenere una detrazione. In questi casi, come bisogna procedere?

La detrazione fiscale delle spese mediche viene erogata solo se nella fattura è specificata la persona che ha effettuato il pagamento (che quindi intende portarlo in detrazione) e solo se quest’ultimo è stato eseguito con metodi tracciabili.

Lo psicologo che eroga una prestazione a un minore, quindi, dovrà intestare la fattura al genitore pagante nel momento in cui quest’ultimo intende richiedere e ottenere una detrazione fiscale. In questo caso, nella fattura andrà inserito anche il nome del minore dopo la dicitura “per conto del figlio”.

Per capire a chi spetta la detrazione fiscale anche nel caso di genitori separati, quindi, occorre considerare due casi:

  1. se la fattura è intestata a un genitore, la relativa detrazione spetta all’intestatario del documento che certifica la spesa sostenuta;
  2. se la fattura è intestata al figlio, le spese devono essere ripartite tra i due genitori nella proporzione in cui le hanno effettivamente sostenute.