Durante il Question Time alla Camera, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha risposto all’interrogazione sul Bonus Psicologo, chiarendo alcuni punti chiave riguardo alla fruizione del contributo e alla possibilità di un rifinanziamento futuro. In particolare, Schillaci ha confermato che il bonus, introdotto con la legge 15/2022, è fruibile anche tramite piattaforme digitali e centri medici autorizzati. Questo rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione delle prestazioni di psicoterapia, agevolando l’accesso a distanza per chi necessita del servizio.
Il Bonus Psicologo è stato creato in risposta all’aumento delle condizioni di stress, ansia e fragilità psicologica causate dalla pandemia, e ha l’obiettivo di supportare chi ha difficoltà economiche, offrendo un contributo per sostenere le spese delle sessioni di psicoterapia. Il limite massimo di utilizzo è stato aumentato a 1.500 euro per persona, con un fondo complessivo di 8 milioni di euro annui a partire dal 2024 e con un ulteriore incremento di 2 milioni di euro.
Schillaci ha inoltre precisato che l’INPS ha avviato test di usabilità, con il supporto di psicologi, per migliorare la customer journey legata al bonus. I risultati di questi test saranno valutati da un gruppo di lavoro presso il Ministero della Salute, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), per ottimizzare il processo e garantire una gestione più fluida delle domande.
Semplificare l’accesso al bonus: l’importanza del digitale
L’intervento del Ministro è stato integrato dall’Onorevole Pastorella, che ha sottolineato l’importanza di semplificare l’accesso al bonus attraverso i centri medici autorizzati, permettendo ai pazienti di trovare il terapeuta più adatto, senza dover affrontare complessità amministrative. Pastorella ha inoltre evidenziato come la possibilità di usufruire delle sedute psicologiche a distanza contribuisca a migliorare l’esperienza dell’utente e ad ampliare l’accesso alle cure.
Infine, il Ministro ha chiarito che non ci sono restrizioni per i professionisti operanti in studi associati, contrariamente a quanto indicato in una precedente circolare INPS. Questo aggiornamento apre la strada a una maggiore partecipazione degli psicologi che lavorano in strutture associate e rafforza il ruolo delle piattaforme digitali nell’erogazione del servizio.
L’eventuale rifinanziamento del Bonus Psicologo sarà valutato in base ai risultati del gruppo di lavoro e alle risorse disponibili. L’obiettivo è continuare a sostenere la salute mentale della popolazione in modo strutturale, senza ricorrere a interventi occasionali e temporanei.