Incontro tra governo e ordini professionali sull’Equo Compenso

Normativa sull'equo compenso

Si è svolta il 31 Luglio 2024 una riunione tra il Governo e i rappresentanti degli ordini professionali in cui si è affrontato il tema dell’equo compenso, oggetto della Legge entrata in vigore a maggio del 2023 in risposta alle politiche di liberalizzazione che avevano eliminato i tariffari minimi per i libero-professionisti.

Durante l’incontro, il Governo ha espresso l’intenzione di trovare un punto di equilibrio per garantire la giusta retribuzione ai professionisti, annunciando l’attivazione di tavoli tematici per approfondire il confronto sulle istanze proposte dai rappresentanti.

La Legge sull’Equo compenso continua quindi ad essere inapplicata, in attesa dell’adozione dei decreti di definizione delle tariffe, sulle quali il CNOP ha già formulato una proposta (in allegato).

La normativa che stabilisce l’equo compenso

Si tratta della LEGGE n. 49 del 21 aprile 2023.

Il testo definisce l’equo compenso (Articolo 1) come: “per equo compenso si intende “la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale”.

La legge tuttavia non è ancora entrata in vigore, come si legge dal comunicato uscito a seguito dell’incontro tra il Governo e i rappresentanti degli ordini professionali.

Per quanto riguarda l’equo compenso “è stata ribadita l’intenzione di trovare un punto di equilibrio che consenta di garantire la giusta retribuzione ai professionisti che ricevono incarichi dalle pubbliche amministrazioni“. E non si dice nient’altro.

Inoltre, il Governo “ha ribadito l’attenzione nei confronti degli ordini professionali quali elementi qualificati e qualificanti del “Sistema Italia”, ognuno nella propria autonomia ma nel quadro comune della difesa dell’interesse nazionale”.

Un altro punto riguarda l’autonomia delle regioni nell’istituzione di nuovi albi professionali, che sarà però negata.