Prorogato al 31 marzo 2025 il divieto di e-fattura sanitaria

Il Decreto Milleproroghe 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri lo […]

proroga fatturazione elettronica sanitaria

Il Decreto Milleproroghe 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 9 dicembre, ha stabilito un nuovo rinvio per l’obbligo di fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie verso i consumatori finali. La nuova scadenza, fissata al 31 marzo 2025, prolunga una misura già prorogata in passato per garantire la tutela della privacy dei pazienti.

Privacy e normativa europea

La proroga è stata introdotta su richiesta del Garante della Privacy per garantire la conformità al Regolamento UE 2016/679 (GDPR). La normativa evita il trattamento dei dati sensibili dei pazienti tramite il Sistema di Interscambio (SdI) e consente l’emissione di fatture cartacee o elettroniche, purché non transitino attraverso lo SdI.

Per i professionisti della salute mentale, questa proroga significa poter mantenere la modalità di fatturazione tradizionale per psicologi, riducendo il carico burocratico legato all’adeguamento immediato ai sistemi elettronici. Allo stesso tempo, rappresenta un’occasione per pianificare una graduale transizione verso l’utilizzo di gestionali, che siano conformi alle future normative e rispettino i requisiti di protezione dei dati sensibili.

Un contesto in evoluzione: le norme UE sull’IVA digitale

Parallelamente al contesto italiano, anche a livello europeo sono in corso modifiche significative in materia di fatturazione elettronica. La Commissione Europea ha proposto una direttiva che aggiornerà le norme sull’IVA digitale, eliminando la necessità per gli Stati membri di richiedere deroghe specifiche alla direttiva IVA (2006/112/CE). Una volta approvata, questa riforma consentirà l’istituzione della fatturazione elettronica obbligatoria senza ulteriori ostacoli normativi.

Nel frattempo, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025 l’autorizzazione che permette all’Italia di derogare agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA. Questa estensione garantisce un periodo di transizione in attesa dell’adozione della nuova direttiva europea sull’IVA nell’era digitale.

Impatti e prospettive future

Il rinvio dell’obbligo di fatturazione elettronica sanitaria rappresenta un sollievo per molti operatori del settore, consentendo loro di adeguarsi gradualmente a eventuali nuovi requisiti normativi. Resta importante individuare soluzioni tecnologiche che rispettino sia le esigenze di semplificazione fiscale che la protezione dei dati personali.

Con l’approvazione della direttiva europea sull’IVA digitale, prevista entro il 2025, potrebbe essere introdotta una regolamentazione stabile e uniforme per tutti gli Stati membri.

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2 commenti su “Prorogato al 31 marzo 2025 il divieto di e-fattura sanitaria”

  1. Devo per forza avere un POS tradizionale o posso usare anche un’app di pagamento per accettare i pagamenti

    1. Lorenzo Occhipinti

      Ciao Federico, non è necessario dotarsi di un POS tradizionale, vanno benissimo anche strumenti digitali come app di pagamento (ad esempio PayPal, Satispay o simili). L’importante è che il metodo scelto consenta di tracciare il pagamento e di fornire una ricevuta valida al paziente.