Modalità di Pagamento e Incasso per Psicologi

Modalità di pagamento e incasso

La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto alcuni limiti al pagamento in contanti: questo metodo di pagamento. Tale metodo, infatti, non permette al cliente di ottenere la detrazione fiscale al 19% per le spese sanitarie sostenute nel corso dell’anno, anche per le sedute psicologiche. Al contrario, sfruttando i pagamento tracciabili (come bonifico bancario o postale, assegno) è possibile recuperare una parte di queste spese.

Scopriamo in questo articolo le diverse modalità di pagamento e incasso per psicologi e come si possono ottenere le detrazioni fiscali per le spese sostenute. Si può utilizzare il bonus psicologo?

Quali sono le modalità di pagamento per psicologi?

Una volta concluse le sedute di terapia presso un professionista, è possibile sfruttare diverse modalità di pagamento della fattura di uno psicologo in base alle esigenze e preferenze del cliente:

  • si può pagare in contanti (fino alla soglia massima di 5.000 euro), ma senza la possibilità di ottenere detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi;
  • con carte di credito/debito o bancomat;
  • con bonifico bancario o postale, in un’unica soluzione;
  • o con assegno circolare;
  • tramite RIBA (RIcevuta BAncaria), un servizio che consente la riscossione elettronica dei crediti presso tutte le banche italiane con accredito automatico sul conto corrente.

La fattura può essere emessa singolarmente per ciascuna prestazione erogata, oppure può essere cumulativa e comprendere più di una seduta (quest’ultima viene solitamente emessa a fine mese o al termine del percorso di terapia).

Il cliente può pagare un’unica fattura anche con due modalità diverse (per esempio una parte in contanti e la restante parte con metodi tracciabili). Secondo la normativa vigente, però, per poter richiedere le detrazioni fiscali il pagamento deve essere tracciabile.

Pagamento in contanti

Il pagamento della fattura di uno psicologo in contanti è ammesso solo entro i limiti previsti dalla legge, ovvero entro un massimo di 5.000 euro dal 1° gennaio 2024. Per le cifre superiori, quindi, è opportuno adottare metodi tracciabili.

La normativa vigente obbliga di fatto il professionista a esplicitare con chiarezza ai pazienti che i pagamenti in contanti non sono fiscalmente detraibili.

Pagamento in contanti

Detraibilità delle spese sanitarie e limiti legali

Dal 1° gennaio 2020, infatti, le prestazioni sanitarie per le quali è possibile ottenere una detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi devono essere saldate tramite metodi di pagamento tracciabili. Ciò non significa che non sia possibile pagare in contanti, ma così facendo non si potrà recuperare una parte della spesa sostenuta.

Le uniche eccezioni riguardano le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e quelle per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale.

Pagamento con carta

Per poter richiedere la detrazione fiscale al 19% sulle spese sostenute per le sedute di terapia psicologica, quindi, è opportuno adottare un metodo di pagamento tracciabile, come per esempio il pagamento con carta di credito o debito, oppure con bancomat.

Lo psicologo è sottoposto all’obbligo di accettazione dei pagamenti con carte e dovrà quindi dotarsi di un POS per l’accettazione di questi metodi di pagamento. Dal 30 giugno 2022 sono entrate in vigore anche le sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti elettronici: 30 euro per ogni pagamento elettronico non accettato, più il 4% del valore del pagamento elettronico non accettato.

I professionisti possono adottare soluzioni diverse, compresa quella prevista dall’Enpap – Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Psicologi – che ha attivato delle convenzioni per l’acquisto del POS.

Il sistema TS e le detrazioni: cosa dice la normativa?

I professionisti sanitari (psicologi, infermieri, farmacisti) che intendono ricevere il pagamento dai propri clienti per le prestazioni erogate, devono inserire le fatture all’interno del sistema TS. Quest’ultimo consente di inserire automaticamente gli importi detribili all’interno del modello 730 o delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti.

Per questo motivo, lo psicologo deve inserire nel sistema solo le fatture che sono state saldate con metodi tracciabili, ovvero quelle che consentono di ottenere una detrazione fiscale. Alcune piattaforme di fatturazione elettronica, come Gesto, consentono di semplificare la burocrazia e di inviare automaticamente i dati al sistema TS, senza perdere alcun termine.

Il sistema TS, infatti, prevede alcune scadenze fondamentali per l’inserimento dei dati: le abbiamo riassunte in una tabella.

Trasmissione spese sostenute nel 2024Scadenza
Invio dei dati di spesa sanitaria da parte dei soggetti tenuti
(1° semestre 2024: data pagamento dal 01/01/2024 al 30/06/2024) 
30 settembre 2024
(DM 8/2/2024)
Invio dei dati di spesa sanitaria da parte dei soggetti tenuti
(2° semestre 2024: data pagamento dal 01/07/2024 al 31/12/2024)
31 gennaio 2025
(DM 8/2/2024)
Disponibilità della funzione on line per l’Opposizione da parte del cittadino all’utilizzo dei dati di spesa sanitariadal 9 febbraio all’8 marzo 2025

L’Agenzia delle Entrate ha poi messo ordine sui temi di detraibilità delle spese sanitarie, comprese quelle sostenute dagli psicologi: secondo la normativa, è possibile portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sanitarie per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro.

In altre parole, la detrazione è pari al 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro. L’imposta di bollo (attualmente pari a 2 euro e applicabile su fatture di importo superiore a 77,47 euro) è detraibile se pagata dal cliente ed evidenziata a parte sulla fattura.

Pagamento con assegni

Un’altra forma di pagamento della fattura di uno psicologo è l’assegno circolare, che prevede alcune accortezze.

L’assegno deve essere presentato per l’incasso entro un certo numero di giorni dalla data di emissione: 

  • otto giorni quando il Comune di emissione è lo stesso di quello di pagamento (su piazza);
  • quindici giorni se in altro Comune rispetto a quello di emissione (pagabile “fuori piazza”).

Come indicare il metodo di pagamento in fattura?

Per le fatture emesse dal 2020 in avanti è necessario indicare sul Sistema Tessera Sanitaria la modalità di pagamento scelta dal cliente per saldare la fattura: in questo modo sarà più semplice identificare i pagamenti tracciabili che consentono di ottenere le detrazioni delle spese sanitarie. Al contrario, sulla fattura non è richiesto l’inserimento della modalità di pagamento.

Un caso particolare riguarda il pagamento tramite bonifico bancario: se il professionista preferisce emettere fattura dopo aver verificato l’effettivo accredito sul conto corrente, è possibile rilasciare inizialmente una nota pro-forma ed emettere la fattura successivamente, nella medesima data nella quale è stato effettuato il bonifico.

Qualora, invece, il paziente non effettui il saldo entro i termini previsti nella fattura, è possibile inviare un sollecito di pagamento.

Il bonus psicologo: metodo di pagamento

I professionisti possono accettare anche il pagamento della fattura, intera o parziale, con il bonus psicologo, ovvero un voucher che consente la prenotazione e l’erogazione di terapie psicologiche a carico dello Stato. In questo caso, però, è obbligatorio riportare il codice univoco che verrà fornito dal paziente al quale spetta il bonus (al fine di riconciliare la prestazione al pagamento successivo a favore del professionista).

Nel caso di pagamento parziale con bonus psicologo, è consigliabile indicare distintamente l’importo saldato con il bonus e quello incassato direttamente dal paziente a saldo.

Come funziona per i pazienti

I soggetti che hanno ottenuto il bonus psicologo possono prenotare alcune sedute di terapia gratuite presso i professionisti iscritti all’Albo e pagare utilizzando il voucher.

Ricordiamo che l’importo che potrà essere pagato dal bonus a singola seduta è pari a 50 euro, mentre il numero di sedute riconosciute a ciascun Paziente dipenderà dal suo ISEE.

Limite ISEEImporto massimo bonus psicologo
inferiore a 15.000 euro1.500 euro
compreso tra 15.000 e 30.000 euro1.000 euro
compreso tra 30.000 e 50.000 euro500 euro

Come gestire il bonus dal punto di vista contabile e fiscale?

Ai fini di una corretta contabilità è obbligatorio indicare in fattura il codice univoco assegnato al paziente.

Una volta predisposta la fattura, quest’ultima dovrà essere inserita sull’apposita piattaforma INPS, a cui si accede con SPID, riportando il numero della fattura, la data e l’importo. A questo punto, terminati i dovuti controlli dell’istituto, verrà accreditato al professionista l’importo spettante per la prestazione erogata.

Per completezza si suggerisce di aggiungere il riferimento di legge, ovvero l’indicazione: “Prestazione pagata attraverso erogazione del Bonus Psicologo ex art.1-quater, c.3 DL 228/2021 e successive modifiche”.

Come gestire i compensi?

Per semplificare la gestione dei compensi e la fatturazione per gli psicologi esistono numerose tecnologie di supporto: la piattaforma Gesto, per esempio, aiuta i professionisti a emettere fatture in modo semplice, archiviare ordinatamente i documenti e tenere sotto controllo le entrate e le uscite.

Conto corrente unico o separato?

A tal fine, potrebbe essere utile aprire un conto corrente separato appositamente dedicato all’accredito dei compensi percepiti dalla propria attività per differenziare i guadagni e le spese private dall’attività professionale.