Quali sono le principali scuole di pensiero in psicologia?

Indirizzi delle scuole di psicoterapia

La psicologia studia l’essere umano in quanto parte attiva del mondo: questa branca delle scienze umane si occupa in particolare dello studio dei processi mentali (relativi alla mente, appunto), e psichici (relativi alla psiche, ovvero l’anima).

All’interno della psicologia si possono distinguere diverse scuole di pensiero, oltre a diverse specializzazioni: le principali sono lo strutturalismo in opposizione al funzionalismo, e l’associazionismo.

Quali sono le prime scuole di pensiero psicologico?

Le prime scuole di pensiero psicologico che si sono sviluppate nel tempo sono lo strutturalismo, il funzionalismo e l’associazionismo. Ognuna di queste ha elaborato teorie e concetti diversi per spiegare i meccanismi e il funzionamento della mente e della psiche umana. L’argomento prediletto di studio era l’apprendimento.

Chi sogna di lavorare come psicologo affronterà più volte, nel corso degli studi e in particolare durante l’università di psicologia o come approfondimento in un master post-laurea, il tema delle scuole di pensiero. Conoscere i capisaldi e le principali caratteristiche di ciascuna scuola può costituire un vantaggio.

StrutturalismoFunzionalismoAssociazionismo
Wundt (precursore)
Edward Titchener (allievo)
Fondato da William JamesSi sviluppa grazie a empiristi e associazionisti inglesi
Si interroga su cosa sono i processi mentali. Sostiene che la mente è scomponibile in unità semplici e analizzabili.Sostiene che i processi mentali abbiano come finalità quella di adattare l’organismo all’ambiente. Sostiene che ogni esperienza mentale sia il risultato della combinazione di elementi mentali semplici che si organizzano secondo leggi associative.

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Lo strutturalismo e il funzionalismo

La nascita della psicologia come scienza si fa risalire al 1879, quando Wilhelm Wundt fondò a Lipsia il primo laboratorio di psicologia sperimentale nel quale si utilizzava il metodo introspettivo per analizzare e osservare i processi mentali. Questo metodo si articolava in tre fasi:

  1. osservazione,
  2. misura dei tempi di reazione;
  3. analisi introspettiva.

Si deve però a un suo allievo, Edward Titchener, lo sviluppo dello strutturalismo, una scuola di pensiero che vedeva la mente come qualcosa di scomponibile in unità semplici e analizzabili.

Ben presto allo strutturalismo si oppose il funzionalismo, una corrente di pensiero psicologico che si diffuse negli Stati Uniti grazie alle opere di William James. Secondo questa scuola, non occorre studiare i processi mentali in sé stessi bensì le loro funzioni, volte a garantire la sopravvivenza e l’adattamento dell’uomo al mondo esterno.

In Europa, invece, si sviluppò la psicologia della Gestalt in contrapposizione allo strutturalismo: secondo gli studiosi di questa scuola, l’esperienza soggettiva deve essere analizzata nella sua totalità, in quanto non scomponibile in piccole unità.

L’associazionismo

Un’altra corrente psicologica che si sviluppa in contemporanea alle precedenti è l’associazionismo, secondo cui ogni evento psichico complesso deriva da associazione di idee, sensazioni, stimoli o risposte che si sono uniti secondo alcune leggi, come l’analogia o la frequenza di contiguità.

Gli indirizzi teorici delle scuole di psicoterapia

La specializzazione in psicoterapia – che letteralmente significa “cura dell’anima” – si occupa della cura di disturbi psicopatologici di natura ed entità diversa. Il trattamento, le pratiche e le tecniche psicoterapeutiche utilizzate dal professionista sono legate ai diversi indirizzi teorici, tra i quali:

  • scuola psicoanalitica o psicodinamica;
  • scuola sistemico-relazionale;
  • scuola cognitivo-comportamentale;
  • scuola fenomenologico-esistenziale;
  • scuola psicosintetica;
  • scuola ericksoniana.

Ogni scuola di psicoterapia si caratterizza per l’utilizzo di metodologie, tecniche e fondamenti diversi. Spesso queste scuole non insegnano come cavarsela nel mondo della burocrazia che poi si affronta nel lavoro da psicologo, per tutto questo c’è Gesto: